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Temporale

È mezzodì. Rintomba.
Tacciono le cicale
nelle stridule seccie.
E chiaro un tuon rimbomba
dopo uno stanco, uguale,
rotolare di breccie.
Rondini ad ali aperte
fanno echeggiar la loggia
de' lor piccoli scoppi.
Già, dopo l'afa inerte,
fanno rumor di pioggia
le fogline dei pioppi.
Un tuon sgretola l'aria.
Sembra venuto sera.
Picchia ogni anta su l'anta.
Serrano. Solitaria
s'ode una capinera,
là, che canta. . . che canta. . .
E l'acqua cade, a grosse
goccie, poi giù a torrenti,
sopra i fumidi campi.
S'è sfatto il cielo: a scosse
v'entrano urlando i venti
e vi sbisciano i lampi.
Cresce in un gran sussulto
l'acqua, dopo ogni rotto
schianto ch'aspro diroccia;
mentre, col suo singulto
trepido, passa sotto
l'acquazzone una chioccia.
Appena tace il tuono,
che quando al fin già pare,
fa tremare ogni vetro,
tra il vento e l'acqua, buono,
s'ode quel croccolare
co' suoi pigolìi dietro.

 


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5 commenti    

5 commenti:

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  • Emiliano Francesconi il 31/01/2014 13:29
    Un meraviglioso quadro naturale veramente inimitabile!!!! Grazie maestro mio!!!!!
  • Simone Scienza il 10/02/2010 21:51
    Inarrivabile, che atmosfere!
  • il 02/02/2010 10:22
    Che ritmo eccezionale... belissima
  • Giuseppe Di Mauro il 27/09/2009 11:01
    Riconfermo: stupenda!
  • il 18/08/2009 14:47
    stupenda...