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Era una viva attesa che raggiava

Era una viva attesa che raggiava
in te paura e tremito ed in me
sensibile delizia d'inoltrarmi
fra gli alberi, di bere alle fontane.
Il barbaglio delle acque vaghe, il cielo.
le ombre quiete nell'aria animata,
anche il vento moveva in me il sorriso.

Era la stessa febbre che ci estrania
rapidamente dai morti e ci svia
mentre restano soli fra le torce
nell'immane fatica di scavarsi
la strada fra le rocce d'ombra, stanchi
e intenti a penetrare fino al fondo.
Ne vedesti il profilo aguzzo, accanto
riposano le mani estenuate.

 


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