La primavera dorme lieve,
sul prato trasparente,
fra il vuoto dell'erba
e il tepore del vento.
Nell'acqua del suo seno
guardo il mio viso selvaggio
di ragazzo specchiato su viole
morte da mille annate.
Ma dorme... Il suo veleno
è il tiepido respiro
dell'orizzonte chiuso
nel celeste del suo giro.