Giovinetto, piove il Cielo
sui focolari del tuo paese,
sul tuo viso di rosa e miele
nuvoloso nasce il mese.
Il sole scuro di fumo,
sotto i rami del gelseto,
ti brucia e sui confini,
tu solo, canti i morti.
Giovinetto, ride il Cielo
sui balconi del tuo paese,
sul tuo viso di sangue e fiele,
rasserenato muore il mese.