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Canto dei morti invano

Sedete e contrattate
A vostra voglia, vecchie volpi argentate.
Vi mureremo in un palazzo splendido
Con cibo, vino, buoni letti e buon fuoco
Purché trattiate e contrattiate
Le vite dei nostri figli e le vostre.
Che tutta la sapienza del creato
Converga a benedire le vostre menti
E vi guidi nel labirinto.
Ma fuori al freddo vi aspetteremo noi,
L'esercito dei morti invano,
Noi della Marna e di Montecassino,
Di Treblinka, di Dresda e di Hiroshima:
E saranno con noi
I lebbrosi e i tracomatosi,
Gli scomparsi di Buenos Aires,
I morti di Cambogia e i morituri d'Etiopia,
I patteggiati di Praga,
Gli esangui di Calcutta,
Gl'innocenti straziati a Bologna.
Guai a voi se uscirete discordi:
Sarete stretti dal nostro abbraccio.
Siamo invincibili perché siamo i vinti.
Invulnerabili perché già spenti:
Noi ridiamo dei vostri missili.
Sedete e contrattate
Finché la lingua vi si secchi:
Se dureranno il danno e la vergogna
Vi annegheremo nella nostra putredine.

 


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5 commenti    

5 commenti:

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  • francesco cannas il 08/12/2015 00:38
    un brano toccante del grande Levi
  • Piero Simoni il 07/10/2012 11:14
    "siamo invincibili perché siamo i vinti", quanti "vinti" nel mondo nel presente e nel passato e, purtroppo nel futuro.
  • roberto caterina il 08/09/2011 05:27
    la dimensione poetica di Primo Levi è assolutamente maestosa... e da riscoprire perché spesso se ne è parlato meno di quanto meritasse.
  • laura villasco il 05/08/2011 18:30
    vanna che ha scritto il suo commento il 2. 8. 2011 ha assolutamente ragione : anch'io mi inchino sussurrando shalom primo, sei nel mio cuore
  • VANNA CAVACIOCCHI il 02/08/2011 12:47
    Non esiste parola per commentare questa immensa opera. Non resta che inchinarsi e sussurare Shalom Primo, sei nel mio cuore.