Se tutto ciò che cresce e brucia è brace,
amore è visione del rogo.
Pensa all'estate,
che nasce dissanguandosi
in una sorridente emorragia di luce.
Ciò che ti è caro muore, ciò che muore
ti è caro, se qualcosa ti è caro,
è perché muore. Ed ecco il corollario:
<<Ciò che ti è caro, è solo la sua morte>>.
È sera, nella stanza dei miei figli.
Disteso accanto a loro, li ascolto cinguettare.
Un bosco al buio. Posano
sui miei rami il peso caldo e vivo della voce,
un peso-volo trepidante.
O devo credere che siano solo le punte
incandescenti di un fuoco mezzo spento,
crollato, mezzo freddo, di un tizzone
già nero e muto, già muto,
mezzo morto?
Nota. Questa poesia nasce dal terrore che accompagna ogni felicità, dalla sensazione della sua spaventosa vulnerabilità.