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Stati uniti

Attorcigliato a inutili lenzuola
Tra respiri persi su letti trafugati
Rimesto incubi fatti col catrame
Di sentieri che non si sono mai aperti
Trafitti da schegge di vento che
Con pacche sulle spalle mi affidavano il futuro.
E dove adesso dimmi perdo i tuoi contorni
Sfumando i miei riverberosamente definiti?
Slegami da trame di parole
Che né io né tu avremo voluto tessere
Cadendo dentro un vortice d'abitudine condito
Con denti tesi e cuori gonfi
Al solo schiocco del silenzio
In cui io e te ci siamo rifugiati
Perdendoci alla luce di chi ricordi
Andando via ti ha detto un sordo addio
Distante da quello che per loro era modo
Non conforme al tuo
Vivere.
Ancora iniettami veleno
Divelto da un passato di coriandoli
Tra dubbi che strappano parole mute
Di stati uniti ad altri stati
Da cui per svegliarmi mi addormento
E tu che hai ancora sete
Pretendi di avermi in grembo
Limando le mie unghie sui tuoi lividi
Degnamente nascosti tra le mani
Che svanivano sotto il peso di un fiore
Fatto a pezzi dall'indifferenza di chi
Indifferentemente vive cullato
Da una scelta di pretestuosi argomenti
Tuffandosi in grovigli
In cui testardamente perde
Perdendosi perdendoci
Per non ritrovarmi più.

 

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