Sembrava una frase fatta
quasi una scommessa
Ma non si dava troppo ascolto ai grandi
Si tanto ricominciava sempre quella tiritera
E proprio alla fine di qualcosa
Di un'estate che fuggiva
Di una spiaggia vuota
di un circo che toglieva le tende
di una festa che finiva
là dove l'ultima stella di agosto
aveva lasciato la scia
un'abbronzatura che scoloriva
una foto di qualche anno fa
Loro che avevano finito di cosa si lamentavano?
Di non poter più stringere quella mano
Che ci aspettava all'uscita
Di ritrovare amici che non vedevi da una vita
Di non poter annusare il libro nuovo la gomma pane
Il gesso sulla lavagna
Il gusto della La libertà della ricreazione
E all'uscita bastava poco
Innamorarsi di quello dell'ultimo banco
Eppure no non era un gioco
Di non tremare di fronte ad un libro
Ma di fronte ad altri pensieri
Interrogato o fuori dalla porta
Un ring guadagnarsi la vita
Uno schiaffo una partita
E quelle risposte che ancora non sai dare
Come passa il tempo
No mamma questa non è una poesia
Mettici quello che vuoi anche la nostalgia
Quando si è giovani è sempre un nuovo inizio
Non si da importanza
Un grembiule un fiocco una carezza
la merenda e quella promessa
Ti torno a prendere
Pesa sempre questo zaino...
Quel bacio sulla fronte e come lo scordo?
Infatti oggi è qui
ad accarezzarmi ancora
Il mio ricordo
Si ricomincia ancora ragazzi
C'è sempre qualcosa da imparare
Ogni giorno va speso guardando avanti
Tanto si finisce sempre
Per ritornare
No mamma questa non è una poesia
Infatti la stai scrivendo tu
Tutti in posa?
E c'era sempre il burlone dietro di te
O il furbo davanti
Per un attimo ho visto i tuoi occhi brillare
Su quella fotografia...