Spasimante
effigie
mia
immolata
nel difficile
passaggio
da un umano
chiaror
di luna
al sole divino
nel mito
di una rosa
obbediente
ai sacrifici dell'Amore
-tutte le nostre vite sono appese ad un filo tra morte e sorte aprono e dischiudono le porte dell'eros-
il mare
rema
in una erma di dionisiaco rame
nella corrente follia di un vorticoso io a un rio in ori
dietro arazzi in razzia di sangue
l'onda anagramma di un incauto nautico dramma
approda
al cielo
di Colei
che tanto animò di vita il vaticinio del mio cuore
con mani protese
si è innalzato
affascinato
da tanta ottima devozione
accogliendo
nell'azzurro burro delle sue braccia
l'indimenticabile attimo in cui il fatale divenne un natale