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Una preghiera stracciata

Solleva questo legno
stagionato che,
da oltre vent'anni,
schianta il mio corpo
affondandolo nel fango!

Non ho più un volto,
il mio si perse
sotto i colpi
della frusta
delle mie stoltezze.

Non c'è più
un'anima
da barattare,
l'ho venduta
al miglior offerente!

Sono nuda
e nella bocca
il sale della sconfitta
ha azzerato
odori e sapori,
non mi rimane
che questa
preghiera stracciata
per salvare il salvabile!

 

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5 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 18/09/2012 17:51
    Intensa e drammatica, questa poesia traduce in versi secchi, detrminati, essenziali ed efficaci, uno stato interiore che non nasconde l'ammissione di una sconfitta. La vita, sembrerebbe dire l'autrice, non è stata fin qui colta come si voleva. Esiste un severo autorimprovero per quella latente ingenuità che a volte si confonde con immediatezza mentre, fuori, il mondo passa e non guarda certo segni pure tangibili della nostra sensibilità. Il testo offre alla lettura un atto di coraggio individuale di auto accusa che dà senso a un poetare spietato nel quale l'unica salvezza parrebbe la preghiera.
    Coinvolgente così come la poesia dovrebbe fare.
    Ciao
    Aurelio
  • Rocco Michele LETTINI il 18/09/2012 15:12
    Una preghiera stracciata... da ricongiungere... riattaccando i tanti pezzettini di carta e ritrovare IL SERENO CHE NON C'E'...
    PUGNALARSI È POI SOLO UNA FERITA IN PIU'...
    CI SPERO ELOGIANDOTI... CIAO
  • Antonio Garganese il 18/09/2012 14:03
    Come sei severa, proprio spietata con te stessa. Qualcosa da salvare c'è sicuramente. Non lo dico io che non posso saperlo. Ma tu, forse, non hai cercato dappertutto. Che ne dici?

5 commenti:

  • Anonimo il 28/09/2012 14:22
    Carissima Silvia, nella Preghiera, nella Fede, e, chi più, chi meno, l'Umano porta il carico destinato, e, solo, nella Preghiera e nella Fede, questi, problemi, riesci ad affrontarli. Con la riflessione del Mistero del Destino. Il Mistero della Vita, la nostra strada...
  • silvia leuzzi il 18/09/2012 21:39
    Grazie a tutti voi per l'attenzione attribuitami. Questa poesia nasce da uno stato emotivo certamente provato dalla disabilità di mio figlio, un ragazzo difficile, che mette a dura prova la tempra dei più forti e lo dico senza falsa modestia. Dopo quasi vent'anni, più o meno la sua età, ho ripreso a tradurre in espressione scritta le mie emozioni e sono contenta di condividerle con tutti voi. Ciao a tutti
  • loretta margherita citarei il 18/09/2012 16:14
    molto apprezzata complimenti
  • Anonimo il 18/09/2012 13:56
    triste drammatica ma bellissima poesia... quasi in contrasto con il sorriso nella foto... descrive uno stato d'animo allo sbando... brava davvero
  • roberto caterina il 18/09/2012 13:52
    Una preghiera molto umana. Apprezzata.

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