username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Miseria e libertà

Trascini stancamente il tuo corpo senza età,
ti muovi con la lentezza calcolata
di chi non deve dar conto del suo tempo.

Ti vedo vestita di panni sbiaditi e sgualciti dal tempo
seduta sulla stessa panchina ormai per te come casa
tra gente che ti passa accanto altera e indaffarata.

Rinchiusa nel tuo mondo di fragili ricordi
ormai non guardi più chi ti osserva con disprezzo
e a volte mi sembra di scorger nei tuoi occhi un lampo di fierezza.

Eppur s'intravede ancora nei tratti del tuo viso
i resti di un'antica giovane bellezza,
quando camminavi tra sguardi di uomini adoranti.

Dove andrai quando il freddo entrerà nelle tue ossa?
Dove sarai quando l'acqua bagnerà i tuoi capelli?
Chi ti darà acqua da bere nei giorni dell'arsura?

Oggi mi son fermato a guardarti da lontano,
un giorno forse troverò il coraggio di abbracciarti
senza dirti inutili parole di vuota compassione

ma ponendoti con gli occhi una sola domanda che mi assilla:
e se fossi tu ad aver capito tutto di questo mistero che è la vita?
se fossi tu ad insegnare a tutti cos'è la vera libertà?

 

1
1 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Rocco Michele LETTINI il 20/09/2012 14:53
    GLI INTERROGATIVI DI CHIUSA... DEGNI DI MEDITAZIONE...
    IL MIO ELOGIO VINCENZO

1 commenti:


Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0