Così mediocri son
tutti i versi per te,
tu che sei la
poesia stessa del
momento,
tu, oh tu che
risvegli il cuore
dall'inerzia dell'esistere.
Mercurio se ne sta
tra i bianchi rami
degli aranci,
solo come il tempo
che noi insieme creiamo.
Amore, finalmente tu!
Tu che sei ciò che siamo
e che non vorremmo essere,
ciò che ci scambiamo
nell'immenso di una parola,
nel gesto di una mano,
in una lacrima furtiva,
nel nostro mancarci ed esserci.
Nel nostro non spiegarci.