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La parte nobile della donna

Vinta
dal travolgere
nel fare
l'amore
gli ho dato
la mia parte
migliore
IL CULO.

 

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5 recensioni:

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  • senzamaninbicicletta il 27/09/2012 08:46
    merita un applauso! sembra una liberazione, uno sfogo... un aforisma esploso al momento giusto. Bravissima
  • Ezio Grieco il 26/09/2012 18:53
    .. augusta, me gusta!
    ...è il prendere atto che, quando si ama, niente è tabù, anzi...è doveroso donare tutto di se.
    Piaciuta per la sberla alla... retorica!
  • Rocco Michele LETTINI il 26/09/2012 08:06
    Evinco più rabbia... che convinzione...
    Realtà d'oggi...
    IL MIO
    AUGUSTA
  • Anonimo il 26/09/2012 08:06
    sai che "il culo" volevo usarlo come titolo di un mio prossimo componimento... mi hai anticipato! ahahahah
  • Michele Giuliano il 26/09/2012 08:01
    Credo che nell'amore non esistano canoni prestabiliti!
    Ognuno ama come meglio crede.
    L'importante, comunque, è dare sempre la parte migliore di se

70 commenti:

  • augusta il 10/05/2013 13:40
    bellissimo charles... il profilo è pubblico e dunque non intacchi ciò che privato... ho 60 anni... 100000000000000000000000000000besos
  • Anonimo il 10/05/2013 13:30
    Mi scusi Augusta, non mi permetterei mai di guardare la sua età: magari scoprirei che ha sessant'anni... ahahahah... un saluto.
  • augusta il 10/05/2013 13:25
    il tuo intervento è perfetto.. non devo aggiungere nulla... ... solo una postilla.. AMARCORD.. ricordo perfettamente il film... e non sono così giovane anzi vado per l'anzianità guarda il mio profilo e scoprirai l'età...
  • Anonimo il 10/05/2013 13:12
    Augusta, mi vuol spiegare che cosa significa : te la tiri? Se vuol dire che mi sento una persona importante, ebbene sì...è vero. Tuttavia non in confronto agli altri, non lo faccio mai. Sono così di mio, non per paragone... anche i miei professori li vedevo alla stregua di certi autori che scrivono su questo sito.
    Detto questo volevo aggiungere una sensazione a questa poesia.
    Per farlo racconterò due aneddoti, uno è mio, riguarda la mia vita, l'altro si riferisce al film Amarcord, di F. Fellini.
    Un caro amico, uno che sapeva vivere in società ma anche tra i Camalli genovesi, soleva dire una frase che trova attinenza con la sua poesia:
    Il culo è per la gente dotta, per il villan fottuto c'è la potta.
    Invece nel film Amarcord c'è un riferimento al culo nella scena che vede protagonisti due o tre latin lovers emiliani, ben vestiti e convenuti ad una festa signorile.
    Uno di loro dice all'amico: " Allora, come è andata ieri sera con la tedeschina dagli occhi blu? "
    " Benone... mi ha concesso la vera prova d'amore: l'intimità posteriore "
    Un saluto.
    P. S. la tedeschina non era lei certamente, Augusta... lei è troppo giovane ed il film è vecchiotto.
  • augusta il 09/05/2013 07:26
    credimi sei umano e che ogni tanto te la tiri.. ma rimane cmq la mia ammirazione per te... 1 beso...
  • Anonimo il 08/05/2013 18:27
    Perfetto... mi piace toppare, mi fa sentire umano.
  • augusta il 08/05/2013 17:05
    scusate.. OSCAR WILDE... ancora una volta grazie a tutti voi...
  • augusta il 08/05/2013 16:59
    bellissimo charles.. quello sulla solitudine hai toppato in pieno se c'è una persona ricca dentro e fuori appagata sono proprio io... e anche allora nel lontano nel 1999 quando per l'appunto scrissi... per il resto è un'opinione come un'altra... tutte le riflessioni sono interessanti ma quella che preferisco è quella di LUIGI ZANINONI di (OSCAR WILD)... P. S... forse mi conosci poco ma non scrivo per ammiratori ecc.. ma scrivo semplicemente perchè mi piace poi se ci sono ammiratori.. amici.. amiche.. sarei ipocrita se negassi il contrario... 1 beso di ammirazione..
  • Anonimo il 08/05/2013 16:19
    Molto complesso commentare una poesia semplice semplice come questa.
    Errato sarebbe dire: brava bene bis, e pure errato dire: ma che cavolo di poesia è mai questa?
    Sul coraggio di scrivere una poesia intimista non mi addentro; tutti in poeti hanno il loro particolare "coraggio" di confessarsi in versi.
    Scandalosa? proprio no, né più né meno che L'ultimo tango a Parigi, un film tutto sommato che oggi non sorprenderebbe nemmeno un'educanda tredicenne.
    È tuttavia evidente che l'argomento è destinato a creare proseliti oppure detrattori; chi invece come il sottoscritto riesce ad uscire dalla diatriba e cerca l'obiettività di pensiero non può non ammettere che tutto sommato la poesia è di una semplicità pari alla sua crudezza. È un merito oppure no? Nè l'una e nemmeno l'altra cosa: la semplicità e la crudezza di una poesia non la possono rendere grande o piccola in nessun modo. Sono altri i parametri di giudizio... partirei dal titolo, senza il quale la poesia cambierebbe forse significato.
    Infatti molti poeti, per paura di alterare l'essenza dei versi, si rifiuta di dare un titolo all'opera. In questo caso il titolo c'è e ci si dovrebbe chiedere perché mai è stato scelto questo e quale sia la parte nobile della donna. Alcuni lettori potrebbero interpretare che essa sia la sottomissione e costoro avrebbero a difesa della loro tesi il primo verso: Vinta.
    Ma, e qui è il bello dell'interpretazione, l'autrice avrebbe potuto voler dire che nell'amplesso era stata vinta dal proprio desiderio, e non da quello del partner.
    Che poi il culo sia la parte migliore della donna questo è contestabile per il semplice fatto che la questione è molto soggettiva.
    Conosco uomini e donne, forse la maggior parte di essi, che mai hanno avuto un rapporto anale e per tutta questa categoria di persone i versi sopra citati avrebbero potuto finire con qualsiasi asserzione, non ultima: mi sono mangiata un gelato, la parte migliore di lui.
    La poesia, in ultima analisi, coinvolge, stupisce i poveri di spirito, può perfino creare polemiche... la realtà è che non è affatto una delle migliori scritte dalla stessa autrice che, lo dimostra la sua tendenza ad essere commentata, sia nel bene che nel male, ha dentro una grande solitudine che vuol colmare circondandosi di amici internauti, ammiratori o detrattori che siano.
    E, in ultimissima analisi, questo è ciò che mi è rimasto di questa poesia; un ulteriore tassello atto alla conoscenza dell'autrice, una matura poetessa grezza quel tanto che basta a stupire e far muovere le acque della diversità.
  • augusta il 06/12/2012 08:31
    flà... bellissima.. ancora grazie del tuo passaggio.. 1 beso...
  • Simona Flamenca il 05/12/2012 23:14
    Al rogo i bigotti!!! Questa poesie è a dir poco FANTASTICA! Scrivere significa esprimersi in libertà, e tu in questo sei davvero unica! Adoro ciò che scrivi! Sono un'accanita sostenitrice della libertà di pensiero! Un beso chica :*
  • augusta il 03/12/2012 10:48
    ciao alice.. un grande beso...
  • alice righetti il 03/12/2012 10:31
    nn male... deretta!!!
  • celeste il 20/10/2012 11:42
    Buongiorno! Grazie per le precisazioni. Penso sia l'esempio più classico di cosa pensavano i contemporanei di Marziale della sua opera. Ancora buona giornata e grazie ad Augusta per avere aperto questa discussione.
  • augusta il 20/10/2012 11:22
    stagista.. a te la parola... ti avevo già avvertito di luana... lei credimi.. non è saputella... ma da spiegazioni... perfette... forse trasparirà la simpatia che ho per lei... ma quando la leggo ti giuro... rimango senza fiato... aspetto te stagista... e come ripeto sempre... per me è cultura... 1 beso
  • Anonimo il 20/10/2012 09:06
    Ovviamente, Luana D'Onghia
  • Anonimo il 20/10/2012 09:05
    Non mi prendo il "saputello", giammai per il suo contenuto negativo, bensì per il suo contenuto di verità, perchè presuppone che una persona sappia qualcosa o abbia una conoscenza, seppur apparente. Io, invece, consapevole di non sapere, coltivo i dubbi, l'arte del domandare e, per questa ragione, mi danno nel mio quotidiano per cercare di illudermi con delle risposte. Inutile. Quindi, Stagista, lei già entra in paradosso, a causa della sua ignoranza di me, del suo ignorarmi. Ma non mi preoccupo: questi giudizi violenti e frettolosi godono di una fine altrettanto veloce. Comunque, veniamo a discorsi un po' più dignitosi e costruttivi dei meri pregiudizi: Marziale. È ovvio che per fare la caricatura, la parodia (perchè di questo si tratta!) della realtà, il poeta debba conoscerla molto bene, vi debba avere una qualche relazione, una minima partecipazione. La semplicità del linguaggio, l'ironia del contenuto sono dei risultati difficilissimi da ottenere e il loro realizzarsi nella forma scritta è direttamente proporzionale, ripeto, al grado di conoscenza dell'oggetto conosciuto. In Marziale prevale l'aspetto comico-satirico, parodistico, erotico. Ciò che, invece, non accade nell'opera di Augusta. Poi, ovvio, posso anche sbagliarmi sulla poesia dell'autrice appena citata, ma su Marziale no. Concludo, affermando l'importanza dell'amore e della passione per una disciplina o per un genere poetico, ma invito anche a osservare le cose con occhio critico e attento: non possiamo soltanto farci prendere dai banali e superficiali sentimentalismi, perchè questi sono il peggior occhiale che possiamo mai avere. Buona giornata.
  • augusta il 20/10/2012 07:33
    carissimo stagista... anche tu hai la tua buona dose... di verità... e ragione... mi fermo... e come dici tu... bisogna amarli... aspettiamo la risposta di luana... ma credimi... lei non è saputella... quando la conoscerai meglio ti renderai conto... di quanta cultura ha questa ragazza... ma senza ostentare... 1 beso...
  • celeste il 19/10/2012 19:50
    Buonasera! Sembrerò maleducato ma concordo pienamente con quanto anticipato nel mio primo commento che peraltro è pienamente confermato dall'intervento di Luana D'Onghia. Per altro vorrei sottolineare che mai non è fare caricatura l'intento di Marziale ma racconto di una realtà che per i saputelli può sembrare caricatura ma che per l'autore è partecipazione intima alla realtà di cui è pienamente parte. Infatti una cosa è conoscere i suoi epigrammi e un'altra amarli.
  • augusta il 19/10/2012 14:08
    naturalmente... CONTROBATTERE... mi scuso.. ma queste doppie ogni tanto mi fanno impazzire...
  • augusta il 19/10/2012 13:21
    sono andata su google e mi sono letta un po di MARZIALE... credo di essere d'accordo con luana... non me ne voglia il... STAGISTA... se vuoi puoi controbbattere.. con luana... ma ricordati con lei devi salire in cattedra...è troppo acculturata... e da ampie spiegazioni... con scrittura davvero pregevole... che tutti possano intendere...
  • Luana D'Onghia il 19/10/2012 13:10
    Sono parzialmente d'accordo con Stagista. Concordo sul fatto che sia un vero e proprio epigramma. "Epigramma" è la denominazione che Marziale adotta per indicare i propri carmi, tutti di carattere occasionale, breve, di metro vario, realistico (perchè fa riferimento alle proprie esperienze di vita e, quindi, a fatti concreti). Sembrano essere dei veri e propri quadri di vita romana. Qui, infatti, appaiono caricature di personaggi di vario genere (ciarlatani, poetastri, filosofi da quattro soldi, adulatori, parassiti, avari, imbroglioni, parassiti), incastonati in una scenografia brulicante e rumorosa, priva di virtù e amante dei piaceri e dei vizi. E Augusta, come Marziale non descrive tutto questo con tono moralistico né con la volontà di denunciare mali o vizi, perchè lo sguardo è troppo occupato a osservare le cose e i fatti: gli uomini guardati per il solo interesse, senza partecipazione emotiva. Posso, dunque, accettare un collegamento con Marziale per la brevità, la semplicità e il gioco nelle poesie di Augusta e per il suo metodo di lavoro, ma, contenutisticamente e sostanzialmente, l'opera di Augusta NON è una mera caricatura, ciò che, invece, è la poesia di Marco Valerio Marziale.
  • augusta il 19/10/2012 11:29
    io non so... cosa dirti...è meglio se vorranno che intervengano gli altri... per quello che mi riguarda è un bellissimo complimento... un grazie... 1 beso...
  • celeste il 19/10/2012 07:11
    Buongiorno a tutti! Non condivido si possa tentare di liquidare questo componimento come un semplice aforisma. Abbiamo qui una forza e una schiettezza che si può ritrovare solo in un epigramma di cui fu grande estensore L. Marziale. Si può ritenere inoltre che ci si trovi di fronte ad un segnale promonitore indicante la fine e il disfacimento della triste epoca bimillenaria incarnata dal soppravvento della crudeltà delle religioni monoteiste sul vivere civile. Di certo questi segnali non vengono dati dai grandi mezzi di comunicazione di massa che tendono solo a preservare l'ordine costituito. A far riflettere anche il fatto che a comporlo sia una Poetessa di nome Augusta. Quale migliore indicazione del rifiorire dela cultura classica romana dopo le miserie da basso impero in cui siamo costretti a vivere. I miei complimenti all'Autrice
  • augusta il 10/10/2012 16:34
    ok francesca... secondo me è sempre importante leggere tutti i commenti... così si capisce meglio... grazie... 1 beso
  • Anonimo il 10/10/2012 16:30
    Augusta, ora li ho letti tutti. Tra i commenti di Luigi intendevo la citazione di Oscar Wilde. Poi quello di Viktor è stupendo e sottoscrivo in pieno: "Questa poesia è un atto di coraggio, è una verità sacrosanta in un mondo dove queste cose sono sempre avvenute celate da falsi moralismi e da un'etica bigotta e ipocrita. Un moralismo che ha ucciso l'innocenza delle emozioni e la genuinità del piacere. Creando come unico risultato la perversione del peccato. Laddove peccato non esiste. E definire con falso moralismo un atto d'amore è, dal mio punto di vista, un reato da codice penale. Scusate, ma ce l'avevo qui."
  • augusta il 10/10/2012 14:57
    spero che tu abbia letto tutti i commenti... grazie...
  • Anonimo il 10/10/2012 14:38
    E questa? Beh, Augusta, che coraggio! Complimenti, mi hai strappato un sorriso e mi hai sorpreso, eccome! Questa sì che è libertà! In ogni caso, quell'inizio, "vinta/dal travolgere" si sposa benissimo con la chiusa ed è molto... efficace. Poi c'è quell'autoironia sulla parte migliore, che strizza l'occhio agli uomini e denota una grande intelligenza. Aggiungiamoci le rime perfette e imperfette (ere are ore... ore) e la brevità densa di contenuti... brava!!!
    Mi associo comunque nel dire che il commento di Luigi è da incorniciare.
  • augusta il 30/09/2012 12:40
    questa è una cortesia che rivolgo a tutti voi... di leggere... la mia ultima.. L'OBLIO.. e il commento di s. m. b. del 30. 09. 2012.. h 9. 36.. scritta da un uomo risulterà più facile da capire... p. s. il commento è per..(LA PARTE NOBILE DELLA DONNA)
  • augusta il 30/09/2012 09:24
    a luana e lolita.. ancora grazie... e a luigi... il suo commento è da incorniciare...
  • Luana D'Onghia il 29/09/2012 13:14
    Luigi, ti ringrazio infinitamente di aver citato Oscar Wilde: a volte, serve respirare a pieni polmoni!
  • Lolita il 29/09/2012 11:50
    ... e perchè no?! ... in fondo, in amore, diamo sempre la nostra parte migliore.
    Great Augusta
  • Luigi Zaninoni il 29/09/2012 11:44
    '...''Coloro che scorgono brutti significati nelle cose belle sono corrotti senza essere affascinanti. Questo è un errore. Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c'è speranza. Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza. Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto... Dalla Prefazione al 'Ritratto di Dorian Gray' O' Wilde
  • augusta il 28/09/2012 13:04
    grazie... s. m. b.
  • senzamaninbicicletta il 28/09/2012 12:53
    intervengo nuovamente e mi scusino i presenti.
    sono d'accordo con margherita solo per il fatto che secondo me si tratta di un aforisma per il resto dissento sdegnato. Lo sdegno (niente di grave sia chiaro) deriva dalle affermazioni "vera donna" e "femmina" anche secondo me si tratta di discriminazione sui gusti sessuali di una persona e anche diomofobia poiché prende di petto tutti gli omosessuali che donano di loro proprio quella parte. Parte che, tra l'altro, fa effettivamente parte di un progetto erotico completo e che da enormi soddisfazioni ad entrambi i partecipanti se portato avanti senza alcuna forma di violenza o di sottomissione. In poche parole se non si tratta di stupro. Allora mi domando: lo sbaglio sta nell'averlo scritto? Bé qui si entra in un campo ostico: quello della religione: ricordate sodoma e gomorra? si tratta di un'invenzione biblica che la chiesa ha cavalcato come la terra piatta fino a galilei. Prova ne è che Sodoma è tutt'oggi una grande città industriale e che la maledizione divina di distruggerla si è rivelata una bufala. Credo che questo tipo di poesie (o aforisma che sia) offrano sempre il fianco al rogo delle streghe, ma vedo che augusta ha reagito bene, Brava!
  • Luana D'Onghia il 27/09/2012 15:46
    No, Augusta, questa non è storia: sono solo parole. La vera storia è quella che ogni giorno viviamo, facciamo, è quella che ci insegna, è quella che non dimentichiamo mai. E, più che impariamo, io direi (lo so, è un po' anacronistico detto da me)leggiamo, leggiamo, leggiamo... finchè avremo il dono della vista! Laggiamo! Grazie, comunque Augusta! P. S. 10000000000 besos (me gusta lo espanol!!!)
  • augusta il 27/09/2012 15:43
    è vero luana... mi hai fatto ricordare... volgare...
  • Anonimo il 27/09/2012 15:32
    La mia appassionata esperienza classica, mi ha certamente lasciato poche cose, ma qualcosa di molto importante, fondamentale e imprescindibile mi ha donato: l'importanza del linguaggio. Da questo punto di vista, l'attenzione, la costanza nello studio e nell'essere curiosi, la razionalità possono certamente costituire uno strumento di prim'ordine per verificare criticamente a che cosa realmente ci riferiamo nei nostri discorsi e a non dare per scontate le parole e i significati che celano. Le incomprensioni, infatti, si annidano, e spesso si nascondono, dentro i termini, e quindi verificare il senso vero delle parole è forse il primo passo per l'acquisizione di una posizione critica nel sapere e nell'agire (e nel giudicare). Infatti, il termine volgare, viene dal latino "volgarem" da "volgus"..."diffondere, divulgare, popolo, folla, moltitudine". Come è evidente, la radice e l'etimologia della parola era puramente funzionale al suo vero significato. Purtroppo, in seguito, si è ritenuto necessario conferire anche un'accezione di carattere meramente giudicativo, ma che non esprime con oggettività né il suo concetto né il suo valore. Quindi, a questo punto, che cos'è la volgarità? Luana D'Onghia
  • augusta il 27/09/2012 14:26
    luana carissima... questa è storia... imparate gente imparate gente
    io non oso commentare... non so cosa dire... ma il mio plauso...è immenso... grazie...
  • Anonimo il 27/09/2012 14:03
    Il commento mostruosamente lungo, incompleto e noioso é di Luana D'Onghia. Perdonate la faccina... non so proprio da dove sia uscita!
  • Anonimo il 27/09/2012 14:01
    Concordo pienamente con Viktor, soprattutto con l'appunto che fa a Vincenzo. Anche se i tempi cambiano, i "vizi" non mutano mai! Se dobbiamo ricercare una qualità del nostro tempo, é sicuramente riscontrabile nell'onestà, nella franchezza, nella fin troppa (e questo é anche un male) pubblicazione dei fatti. Diversamente, nei secoli passati, la donna (come l'uomo), pur essendo volgare e maliziosa (due concetti che sono però giudizi soggettivi), veniva tuttavia o ignorata o emarginata o condannata a morte (solitamente la lapidazione... e in questo l'ebraismo-cristianesimo insegna) o tanto sputtanata da costringerla all'esilio o al suicidio. Il povero Catullo, ad esempio, ne ebbe da soffrire: si innamorò di una certa Lesbia, almeno così il poeta chiama la sua donna nelle numerose poesie a lei dedicate. Ma si tratta di uno pseudonimo, un nome fittizio usato per mascherare quello vero (Clodia), in modo che la buona reputazione della donna in questione (di origine aristocratica, una gentildonna della "Roma bene" non venisse intaccata (ecco la curltura del silenzio!). Donne molto diverse dalle matrone fedeli e riservate che Tito Livio fisserà nei suoi ritratti della Roma arcaica. Sempronia, Lesbia, Delia, Cinzia e tante altre erano, usando parole ciceroniane: "amicae omnium"..."le amiche di tutti", descrivendo così i costumi liberi/libertini e spregiudicati delle donne dell'età della tarda repubblica. Vogliamo parlare, invece, della cultura pagana e delle sue orge? Facciamo un salto (anche per non occupare troppo spazio) cronologico, prendiamo, ad esempio, la cara Gertrude... eh quante ne ha fatte e combinate sotto l'abito da monaca! E persino Dante, nella Commedia, ci offre un esempio di lussuria e di "volgarità". Insomma, forse dovremmo andare a rileggere uno scritto di poco tempo fa proprio di Augusta: "La morale"...
  • augusta il 27/09/2012 12:38
    ho dimenticato il soggetto... delle h 11. 20... era rivolto a s. m. b.
  • augusta il 27/09/2012 11:20
    sono onorata del tuo passaggio... 1000000000000000000000 besos... anche a te...
  • augusta il 27/09/2012 07:04
    apro ora il mio pc... nel bene o nel male pur che se ne parli...(diceva qualcuno e questo mi piace)i commenti... di viktor... sono D'ACCORDISSIMO... lui in queste cose è un gigante... bravo... per luana un grande beso... nonostante la sua giovane età..è stata perfetta... grazie... a vincenza non sono spagnola.. ma facendo tango argentino... questo beso mi piace... per gli altri che non ho nominato... un grazie è stato un piacere... 100000000000000000000000000000000 besos a tutti voi
  • stella luce il 26/09/2012 21:37
    .. ed aggiungo che a me poco importa quale parte le persone donano di sè nel fare l'amore...
  • stella luce il 26/09/2012 21:34
    che dire... quando si ama si dona quello che si vuole donare di sè... poco importa quale parte del corpo essa sia... sinceramente non vedo che coraggio vi sarebbe nello scrivere versi del genere, voglio dire ogni persona è libera di fare sesso come meglio vuole... ciò che maggiormente conta è donare amore e come quando perchè ed a questo punto quale parte poco importa, ...
  • viktor il 26/09/2012 21:23
    Caro Vincenzo, la frase "ma anche un tempo antico quando le donne erano più maliziose e meno volgari di oggi", denota che di storia nei sai ben poco
  • viktor il 26/09/2012 21:20
    "esiste la donna, la vera donna, e la femmina". Cara Margherita, questa affermazione (razzista e omofonica) non ha alcun senso né dal punto di vista etico, né da quello filosofico, nè scientifico, né evangelico e anche come italiano lascia a desiderare
  • viktor il 26/09/2012 21:10
    Sono semplicemente allibito e sconcertato dai commenti di vincenzo e margherita. Mi piacerebbe che definissero in maniera corretta e coerente i termini "meno volgari" e soprattutto "vera donna". O la vaga sensazione che leggerei un testo dell'ottocento. Questa poesia può piacere o meno e questo non viene messo in discussione ma tacciare di volgarità e falsità (vera donna che si contrappone a non donna) è un'offesa al buon senso e alla dignità. Questa poesia è un atto di coraggio, è una verità sacrosanta in un mondo dove queste cose sono sempre avvenute celate da falsi moralismi e da un'etica bigotta e ipocrita. Un moralismo che ha ucciso l'innocenza delle emozioni e la genuinità del piacere. Creando come unico risultato la perversione del peccato. Laddove peccato non esiste. E definire con falso moralismo un atto d'amore è, dal mio punto di vista, un reato da codice penale. Scusate, ma ce l'avevo qui
  • loretta margherita citarei il 26/09/2012 20:13
    nn so cosa dirti, è un affermazione che poco ha di poetico, l'avresti dovuta mettere negli aforismi, poi sono affari tuoi quello che fai a letto, resta il fatto che ribadisco un concetto, esiste la donna, la vera donna, e la femmina, concordo con vincenzo corbo, scusa se ti ho detto quello che penso
  • laura marchetti il 26/09/2012 19:20
    aggiungerei anche l'uomo se mi permetti
  • laura marchetti il 26/09/2012 19:19
    nulla di nuovo solo la tua ironica poesia
  • Anonimo il 26/09/2012 17:59
    Evviva la spontaneità! Adesso lo sappiamo tutti.
    Però... diccelo chiaramente che se non fosse piaciuto anche a te... magari l'avresti conservato per altre funzioni... o sbaglio?
  • Anonimo il 26/09/2012 16:41
    Ognuno nell'amore dà quello che vuole: la parte migliore o la parte peggiore di sè; dipende dalla prospettiva e dal punto di fuga che nobilita o confonde la visione all'infinito, finchè all'orizzonte rimane un punto lontano sfocato e irraggiungibile. La parte nobile con tutti i "vaffa" che ci prendiamo ogni giorno è già abbastanza compromessa e non abbiamo più nulla da dare. Che cosa dare dunque? Ognuno si sceglie il blasone che vuole: cuore, culo, mente, spirito, anima e corpo. Perchè chiudi sempre con un "beso"? Sei spagnola? Ciao
  • viktor il 26/09/2012 15:31
    wow! Doppio wow!! Triplo wow!!! Al tuo amore avrai dato anche il culo ma a noi un bel gancio destro allo stomaco!!! Ammirevole soprattutto perché questa dichiarazione giunge da una donna. Ammirevole e degna del massimo rispetto. Più che una poesia è una dichiarazione d'amore nuda e cruda. Affanc... tutte quelle dichiarazioni d'amore del tipo "io per te m'ucciderei, ruberei, volerei..." etc. Siamo pratici, orsù... E che poi quella sia la parte nobile lo dimostrano i nostri politicanti, che fanno di tutto per prendercelo... almeno stavolta è per una buona causa... il piacere!!!!
  • Luana D'Onghia il 26/09/2012 15:24
    All'uomo si può dare solo quella parte, perché solo quella capiscono: è il centro dei loro desideri e "pensieri"! Le nostre gioie, i nostri moti d'animo, i nostri colori e profumi non li potranno mai capire, perché siamo semplicemente due mondi diversi. Non mi sarei mai aspettata così tanto sarcasmo, provocazione da te. Mi hai stupita. BRAVISSIMA
    P. S.
    Poi, naturalmente ci sono donne che possono mostrare solo quello!
  • VINCENZO ROCCIOLO il 26/09/2012 14:54
    Mi fa molto piacere, per te e per lui, e apprezzo anche l'originalità e la freschezza, ma questa tua più che una poesia è solo una constatazione o, al massimo, una provocazione.
    Scusami per la franchezza.
  • augusta il 26/09/2012 14:24
    vedi luigi... quello che più mi rattrista... solo 2 donne hanno apprezzato... e commentato... d'altronde l'avevo già preventivato... grazie 1 beso...
  • Luigi Zaninoni il 26/09/2012 14:18
    Cosa c'è di più poetico di un culo!
    Quando viene donato, quasi come fosse un fiore, ma credo, molto più apprezzato!!!
  • augusta il 26/09/2012 11:59
    ringrazio anche la bellissima e incantevole tylith... per il suo commento perfetto... 1 beso...
  • tylith il 26/09/2012 11:47
    Componimento fulmineo, diretto e privo di giri di parole, se amare è darsi all'altro completamente qui la poetessa ci fa capire quanto possa essere bello offrirsi senza remore e senza pregiudizi!
  • augusta il 26/09/2012 11:28
    tranquillo paolo... sapeva sapeva 1 beso...
  • augusta il 26/09/2012 11:24
    oggi ero dell'umore giusto per pubblicarla... ringrazio per primo naturalmente rocco... ormai ritengo un mio fan... carissimo fri.. fantastico... e poi.. michele.. a vincenzo..( anche in tempi antichi le donne erano volgari forse meno palese e più nascosto)poi a ernesto e franco... grazie davvero di cuore... 1 beso a tutti voi..
  • Anonimo il 26/09/2012 11:16
    Spero che lui lo sapesse che stava là, la tua parte migliore... sarebbe grave se non se ne fosse accorto!
  • vincent corbo il 26/09/2012 09:04
    Mi ricorda un quadro di Rubens, ma anche un tempo antico quando le donne erano più maliziose e meno volgari di oggi.
  • ernesto musiari il 26/09/2012 08:47
    Direi un bel calcio in culo al finto perbenismo e alla paura di esprimersi in amore.
    ottima la chiusa
  • franco buniotto il 26/09/2012 08:15
    Il culo in maiuscolo da rotondità e rafforza questa spontanea offerta d'amore. Molto apprezzata. ***** Franco
  • augusta il 26/09/2012 07:30
    risanna è da quando sono iscriita su questo sito volevo pubblicarla.. ma mi mancava il coraggio... sai scritta da un uomo... tutto appare più semplice... da una donna... ahimè è diverso... cmq vedo che hai preso con un sorriso grazie...
  • augusta il 26/09/2012 07:28
    avevo messo in anteprima un appunto... ripeto
    questa mia risulterà volgare... ma è un urlo a tutte quelle donne che hanno reticenze e remore per parlarne... mi scuso ancora... scritta il 30. 03. 1999
  • rosanna gazzaniga il 26/09/2012 07:10
    Dipende dai punti di vista! Ad ogni modo mi hai strappato un sorriso! poesia spontanea e cruda. Ciao, buona giornata!

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