Che freddo quanto ho camminato?
Una luce accesa e dietro la finestra un mondo
Che pensavo di avere smarrito
Buffa la notte dalla notte inghiottito
e poi eccolo lì Restituito tutto lì dietro Quel piccolo spazio
Il fuoco di un abbraccio Una tavola apparecchiata
Profumo di pulito e cose buone
Tutto quello che mi manca
Sono stanca ho le mani gelate ho sonno ho fame ho paura
Ci sono volte in cui vorrei tornare bambina
Ma non sono capace più di piangere
ho perso la strada sono caduta e mi sono rialzata
sono sporca di polvere lacrime e sangue
mi hanno ferita umiliata mi sono difesa e senza accorgermi
ho ferito anch'io ma non volevo
ho incontrato persone sincere altre volte non lo sono stata io
ma porto in dono un sorriso che credevo di avere dimenticato
e la parte buona di me che avevo sotterrato
e sempre quei ricordi che tornano per farmi capire
una luce accesa e il calore di un fuoco a cui tendere la mano
carezza rossa sul viso
e tanti posti vuoti a quel tavolo apparecchiato
quando non avevo tempo per ascoltare che l'eternità è solo un attimo
lo stesso che vorrei spiegare ai miei figli
oggi che mi rivedo in loro e rivedo con i loro occhi
la mia giovinezza che fuggiva incosciente il tempo
che è diventato il respiro di un sogno
dove torno sempre quando perdo la strada
quando attraverso la notte
una luce accesa su un marmo bianco un fiore
fa troppo freddo qui...