È in giornate come queste che mi vieni a trovare
quando sole esce timido ad asciugare un pianto
allora arrivi tu da lontano riconosco il tuo passo
le tue gambe lunghe i tuoi capelli bianchi
e la ruga sulla fronte quel tuo gesticolare
e muovere la mano
È in giorni in cui ottobre ha dato da bere ai campi
che crescono i funghi alla base dei pioppi o sotto le querce
tra i pini nel sottobosco in quei posti che solo tu sai
un segreto
li sai distinguere tutti ad uno ad uno quelli brutti ma buoni
quelli belli ma sono i più pericolosi ingannano l'occhio
sono i più velenosi
si nascondono sotto le foglie e trovarli è sempre una gioia
un'esclamazione di stupore
li raccogli con delicatezza li tratti con dolcezza
li sai cucinare e mettere sott'olio con cura e pazienza
come se mettessi a letto dei bambini
forse rimpiangi quel tempo che non hai avuto
per poter stare con noi
preoccupato a portarci da mangiare e inseguito
dal dovere e dalla fatica
quel tempo che ci porta via
ma la domenica no quella era una festa
Il bastone intagliato e gli stivali di gomma al ginocchio
il coltellino e il pennello
il cestino di vimini intrecciato
le cassette di compensato
ed io aspettavo in macchina il tuo ritorno
avevo paura che ti perdessi fra quegli alberi
che non tornassi più
Ha piovuto babbo la terra è bagnata odore di funghi
chissà se mi vedi da lassù