Che destino pietoso la foglia!
Dal rametto giallastra, indifesa
una bora assassina la strappa.
Giocherella. A cozzare la porta
case, suoli, per borghi e colonie.
In un lago la bagna. L'asciuga,
l'abbandona. Un ragazzo la calcia.
Sul selciato un trattor la frantuma.
Cruda fine. Una bora assassina...
Lo scheletro... Poi mille frammenti!
Del mio corpo, di questo mio giorno,
Padre, del mio pulsar, del mio sangue
Che sarà? Tale bora pensare...
Come foglia recisa dal vento?
L'ora fluisce da preso spavento!