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Non mi basti più.

Gracchia l'amore.
Io aspetto.
Tu aspetti.
Silenzio.

Le labbra si muovono
senza pronunciare,
barcollano i sorrisi,
marciano perplesse
le mie mani nella tue
e svelto il palpitare
si dissolve in sguardi
mortificati
ma..
la lingua fugge,
il televisore cincischia
paonazzo e imbarazzato,
persino la finestra indietreggia
a disagio.

Sdraiati su un letto
incrinato,
ci fissiamo negli occhi.

Io aspetto.
Tu aspetti.
Appesi ad un cappio
di parole:

- Non mi basti più -

 

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0 recensioni:

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19 commenti:

  • Fiscanto. il 13/08/2009 18:46
    Una bella crisi, eh? Brava!
  • Anonimo il 30/06/2008 20:39
    Come hai creato bene un momento di sospensione, di attesa, di tempo che si svuota rapidamente nella presa di coscienza. La tua scrittura è potente. E pregna di malinconia.
  • Jina Sunrise il 20/09/2007 15:32
    quel non mi basti più! siam sempre alla ricerca di qualcosa, vogliamo di più, meritiamo di più! dobbiamo per voler spontaneo nostro dare di più! la fine di un qualcosa
  • Diana Moretti il 29/07/2007 12:58
    X Lisa: Sono contenta e lusingata di aver evocato in te un'immagine simile.. Dia
  • Valentina La Porta il 24/07/2007 13:39
    Mi fermo a guardarla
    e mi accorgo che
    niente è più forte di un ricordo
    che non ti vuole lasciare.

    Niente è più vero
    di ciò che provi alla vista
    di chi ti parla del tuo passato.

    Niente ti è più vicino
    di ciò che vedi allontanarsi
    nel veloce trascorrere
    di questo tempo
    inarrestabile.
  • Diana Moretti il 23/07/2007 12:12
    x Lisa: ogni riferimento all'opera di Poe è stato puramente casuale... il gracchiare è il verso del corvo.. immagine tradizionalmente legata alla mestizia e all'oscurità.. inoltre il gracchiare dà pienamente l'idea di una melodia stonata... questo è il senso che ho voluto dare al mio primo verso..
  • Diana Moretti il 23/07/2007 12:06
    x Antonio: la tua osservazione sul fatto che sia scritta dal punto di vista di un testimone è vera fino ad un certo punto... poichè alla fine il televisore imbarazzato e la finestra che indietreggia non sono altro che io.. cosa provavo io in quel momento.. ma il trasferire le mie sensazioni nello spazio circostante dà il senso di come tale disagio fosse trattenuto e sottile e di come non riuscissi ad affrontarlo con le parole...
  • Antonio Guizzaro il 22/07/2007 21:51
    Non saprei.
    Ritrai, dipingi un momento triste, una perdita, una fine.
    Lo fai bene. La poesia è bella.
    Ma sembra il racconto di un testimone. Forse volevi questo.
  • augusto villa il 21/07/2007 13:57
    Rende bene l'idea!!!... Molto bella e ben scitta. Ciao!
  • sara rota il 18/07/2007 18:31
    Chi non ti basta più? L'amore o la tristezza che circonda questo tuo amore? Leggo note di dolore tra le righe... dall'inizio alla fine...
  • marco moresco il 18/07/2007 12:22
    ciao Diana, grazie per il tuo commento, comunichi bene il disagio della passione che sfiorisce, insieme all'ambiente intorno che perde tutta la sua magia, brava, Marco

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