Improvviso
davanti a me un bambino
tutto trafelato
con un pallone stretto
tra le mani e il petto
mi guarda e ride.
Non so.
Penso che forse
assomiglio a qualcuno
che lui conosce.
Adesso però
lo guardo meglio e rido anch'io:
meno male che ogni tanto
il futuro che aspetto
improvviso mi appare.