la nebbia di buon ora
bambina a giocar con la palla,
rotolando la sfera
sui campi,
sui tetti delle case,
sui vicoli antichi
della città,
con un manto
lattiginoso tutto avvolse.
Stretta nei cappotti a proteggersi
da quell'umidità invadente
a gelar le ossa,
che gli animi sprofonda
nell'uggia deprimente,
con passo accelerato camminavan la gente..
All'improvviso,
un pallido sole
sforò il velo
a gradi poi
tornò l'azzurro nel cielo.
Rincuorate le persone
ripresero alacremente
il loro fare.
Sfiorata da tal gioia
tornai a poetare
a raccontare in versi
il miracolo
d'un raggio di sole.