Considerazione vera solo in parte: la poesia si origina forse da un dolore o da inquietudini che vogliamo tirar fuori ma, per fortuna, ci sono anche buone sensazioni che emergono in ciò che scriviamo e che diventano più forti quando leggiamo gli altri. In una parola: il confronto che serve a migliorare. Ciao e buona giornata.
Il poeta mi ricorda qualcuno... condivido la tua idea: in quanche modo bisognerà tirarli fuori questi mostri e la scrittura forse è il modo meno indolore.
Anonimo il 24/10/2012 04:39
Grande Silvia in poche parole hai detto tutto con garbo e verità e tristezza.
10 commenti:
Anonimo il 25/10/2012 09:01
Benedetto inchiostro che ci fa esprimere il bello e il mostro che è dentro di noi...
"Scrivendo ci separiamo da noi stessi. Qualcosa sgocciola dal nostro interno e si fa inchiostro" letta di recente in un libro che ho ricevuto, questa frase mi torna in mente mentre ora leggo il messaggio che trasmette questo bel concentrato di versi; bella composizione, indipendentemente dal condividere o meno il contenuto
Anonimo il 24/10/2012 09:27
Certo, è soprattutto dai nostri "mostri" che sentiamo il bisogno di liberarci, ma il modo migliore per liberarcene è far venire a galla -e condividere con gli altri- l'immancabile bellezza che in OGNUNO, anche se spesso ignorata, ESISTE.
Buon giorno bella gente, sono felice di leggere i vostri commenti, mi arricchiscono e mi fanno sentire meno sola.
Certo Antonio non solo mostri ma Vincenzo ha capito che cosa volevo dire e perchè. grazie grazie ancora
Anonimo il 24/10/2012 07:47
Con tanti mostri che ci sono in giro, non c'è mica bisogno di tirarne fuori degli altri!
Io scrivo, quando ne ho voglia, e basta!
Aggiungo pure che non m'interessa di piacere o meno agli altri.