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Ti rivoglio indietro

Ti rivoglio indietro
latente eterna bambina
tu che sputavi alla paura
agli eterni dolori
acerba di menzogne
contorta e convulsa
rischiavi d'esplodere
piangevi lacrime
che ora non mi appartengono più.

Ti rivoglio indietro
tu che inghiottivi quello che
il mondo ti partoriva gridando
di fronte alla finestra
ammirante della tua gioventù di farfalle
e adesso vomiti sadiche
meschine bugie
fissando il nero oblio dei tuoi occhi,
- dei miei occhi -
esausta di precipitarci dentro
in ogni breve
affannato respiro.

Ti rivoglio indietro.
Voglio catturarti
tenerti fra le mie mani
e unirmi di nuovo sulla tela
dei tuoi colori d'arcobaleno.

Ti rivoglio indietro.

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 30/11/2012 22:17
    Il passaggio da un periodo spensierato ma emotivamente vissuto con grande passione e dolore, a quello di adulto, dove sei tu con te stesso. Poesia magistrale, questa ricerca di una sorta di "fanciulla" che diventa donna pian piano, tra mille difficoltà. Piaciuta sinceramente.
  • STEFANO ROSSI il 30/10/2012 11:41
    Commovente... il bello del mondo dei bambini è che la morte non può entrarci salvo casi eccezionali poi cresci e i sogni sono come le lacrime escono e più fanno ritorno... molto malinconica... adesso hai uno scopo in più: ritrovare "l'io fanciullo" che è in te e non se n'è andato ma solo eclissato... molto apprezzata ovviamente...
  • Rocco Michele LETTINI il 25/10/2012 16:27
    Ti rivoglio indietro...
    e unirmi di nuovo sulla tela
    dei tuoi colori d'arcobaleno!
    UNA POESIA PREGNA DI TRISTEZZA ALLA RICERCA DI QUEL SERENO CHE NON RITORNA... IL MIO ELOGIO LAVINIA

1 commenti:


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