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San Martino

Galoppava un cavaliere
silenzioso e alquanto brioso
sotto un vento furibondo
dell'autunno inoltrato.
Ad un tratto scorse un uomo
a testa china sulla strada
assetato e affamato
tremolante e infreddolito.
Al vederlo svigorito
frena in fretta il suo destriero
e senza remore le dona
un po'di cibo e un sorso d'acqua.
Nel vedere i suoi vestiti
malridotti e lacerati
offre al lui senza indugi
la metà del suo mantello
avvolgente e vellutato.
Il pover uomo più non trema
col mantello sulle spalle
e ringrazia il buon soldato
di ogni dono ricevuto.
Il buon Dio era felice
del bel gesto del soldato
e all'istante spazza via
ogni nuvola del cielo,
anche il vento furibondo
si fa brezza della sera,
il buon Dio come dono
del bel gesto e del buon cuore
dona a loro come premio
un cielo terso e del tepore.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 11/11/2012 10:40
    MIRABILE NELLA SCORREVOLEZZA DEL VERSO... UN LODEVOLE DECANTO DEL SANTO POVERELLO... LA MAI LODE... SERENA DOMENICA...
  • luca il 11/11/2012 10:32
    Lirica dai versi sciolti e espressivi, a volte collegati con un gioco di rime intrecciate e ingricate, piaciutA

2 commenti:

  • loretta margherita citarei il 11/11/2012 19:05
    la conoscevo questa leggenda grazie x averla proposta, brava
  • Alessandro il 11/11/2012 12:53
    Favola che ci riporta a tempi dimenticati. Ottima l'espressività.

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