narra la favola antica
che Satana, angelo ribelle
dal regno dei Cieli espulso
per aver agito contro il Signore
soggiogato da invidioso impulso,
molto in terra ebbe a patire.
Ricordando le gioie del perduto Paradiso
la bontà del paterno Amore
sempre lacrime di pentimento
bruciavano il suo bel viso,
senza poi contar
che il suo malefico effetto
non intaccava il cuore
dell'umana gente
che vivendo in semplicità,
in pace, era colmo di bontà.
Deluso e sconfitto
voleva far atto di sottomissione
a Dio, per poter ritornare
alla sua bella antica condizione,
ma qualcosa attirò la sua attenzione...
Avevan gli umani il denaro inventato
e a cagion di esso l'animo guastato.
Fiero e sorridente
tornò ad abitare fra la gente.
Sovrano da molti eletto
tenta col denaro, vile strumento
per aver ogni giorno un nuovo adepto
alla schiera dei suoi adoratori...
E gran parte degli uomini
con egoisti cuori lo venera
e lo segue, perdendo l'originale
divina concezione, che vuole
l'uomo esser cosa buona e giusta...
È il vile danaro che guasta
fonte di perdizione
crea per pochi il potere
generando per i più triste condizione...