o tesoro, tesoro mio adorato
amore di così belle avventure
leggendo scoprirai quanto io t'ho amato
secondo che ti vidi le paure
che avvolgevano ciò che del mio cuore
restava, diradarono in più pure
luci d'aurora che davano amore
come un naufrago in nebbiosa palude
si toglie tale foschia e vien l'albore
del sole, così il mio cuore che nude
le paure cacciò e m'avvicinai
schivo come tal che al Signore allude
poi tirai mio fiato e allora parlai
e se anche di un "ciao"pronunciai parola
ti sono grato perché io giammai
avrei detto, e come la barcarola
anche se lenta all'onda va tremando
e che essa la incalza e la rende a vola
così fece il mio animo, e titubando
lento parlai e poi ti presi la mano,
mi guardasti e io risposi sorridendo
e come fè il sole dopo il lontano
e periglioso diluvio imperversa
con i suoi raggi lunghi e caldi piano
non oscura più l'onde com diversa
fonte fece, così mio animo radioso
di gioia urlò e speranza prima persa
ritrovò l'animo giacchè pauroso
e guardando capii perché sarà
della tua bellezza io molto voglioso.
Colui che ti ama e sempre ti amerà