Mi spiace se ho sbirciato
ma il postino elettronico
non ha attitudine
a occultare il suo sacco
Non è rimasta a mani vuote
la mia insolente curiosità
e la mia ammutolita esplorazione
si sbriciola nella sua trappola
Con il buio sotto gli occhi
ti ho seguito
e adesso
in un ermetico silenzio
vedo quella donna
uscire da un formicaio di viaggiatori
una scheggia di carne giovane
correre nel paesaggio di un aeroporto
all'incontro
che non è il mio
È arrivata puntuale
come era deciso
in quella mail che non ho ricevuto
Tra uno scorrere di persone
sto come una figura invisibile
come camaleonte
sul ramo del suo dolore
tra la folla frettolosa
Non potevo conoscerla
ma l'ho immediatamente riconosciuta
dal suo venirti incontro
con uno scambio
di sguardi che non erano nostri
Troppo estranea al vostro bacio
ne ho perduto l'estasi
perdonatemi
cercavo di non perdermi
nel pianto
Ho provato a dare un senso
distante ed oggettivo
ma la dilatata pressione dello stomaco
mi ha detto che ho fallito la prova
È solo il punto esatto
in cui vi abbracciate
che è un'estranea presenza
di questo scivolare normale
di particolari che si muovono
intorno alla mia pelle che trema
la normalità dell'uomo con gli occhiali
della donna cho la sacca bordeaux
del bambino che stringe fiducioso la mano del ragazzo
forse suo fratello
È tutto così oggettivamente normale
non ho passato l'esame
Non so essere tesimone
maledettamente imparziale
pechè il mio cuore si avvantaggia sulla ragione
Sono impareggiabile nella sofferenza
della mia tesimonianza
per questo luogo designato
all'incontro non nostro
Ti chiedo scusa ma è troppo
fuori della mia capacità
di osservazione neutrale
della mia presenza
così reale ed estranea
Non ho il talento di scomparire
sono così stupidamente
esposta allo strazio
La persona che io sono
cerca di ingannare
sbattendo la testa contro un muro
l'evidenza dell'assenza
Chi sta morendo per chi
quello che vi sta attendendo
mi fa venire la nausea
è propio necessario
ora che non ho medicine
per un fotomontaggio
Non è serio
che una singola coppia d'amanti
senza nessun merito
rappresenti l'amore felice
di altri sei miliardi di persone
Vorrei lasciare
qualche segno del mio livore
degli artigli della mia ripugnanza
In questo spazio
poco lirico per la mia dimensione
di comparsa
potreste dissimulare
questa felicità
questi sguardi rapiti
queste risate che offendono
il passaggio nornale delle altre vite
consumate nella ruvida quotidianità
Ricordo di aver avuto
il nostro incontro
di essere stata lontana
da questo nulla ordinario
che ora il guardaroba del tempo
mi rovescia al contrario
Chiedo perdono alla gente
che mi scivola intorno
Perdonatemi se non sorrido
avrei potuto avere un'altra storia
ma è questa che si consuma
e resto inconcepibile
tra le squame
delle memorie
un cucchiaio d'acqua
da portare altrove
Ma quante probabilità
ho di essere altrove
ora che io stessa mi sono d'impaccio