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La mia grinta, la mia cattiveria

La grinta che avevo tempo fa non l'ho mica persa,
l'ho soltanto nascosta per la giusta occasione;
e mi inghiottisce la fantasia che su di me riversa.
E parlo e riparlo sembro un grande chiacchierone...
Conservo per un sogno nel cassetto, un obiettivo
senza il quale adesso non scriverei, tutti ne possiedono uno.
Alle volte però mi sento un ragazzo troppo duro, cattivo;
ma mi ripeto che sono fatto così, non danneggio nessuno.
La cattiveria mi fa reagire da ogni brutto giorno,
il sorriso mi rende immune da ogni singolo pianto;
e se ho un problema voglio risolverlo, non ci giro intorno;
voglio vivere la mia vita come voglio, senza nessun rimpianto...
Chiamatemi pazzo, scemo, strano, cattivo, gentile, fantastico,
non me ne faccio nulla delle parole, la vita avanza;
non aspetto un bacio o un abbraccio, chi non c'è per me non è mio amico.
E anche se non vedo sempre amici accanto a me non ne sento la mancanza;
ho imparato a fare del mio meglio anche da solo,
così godo di ogni mio trionfo, scrivendo un altro mio capitolo.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 05/12/2012 18:30
    Tutto ok, per me, come stesura e, ancora una volta, come coraggio con il quale esprimi il tuo essere con te e con gli altri. Questo testo, però, esula dall'essere identificato nell'angolo dedicato a poesie. A mio modo di vedere, andava postato sulla prosa, magari nella sezione introspezione.
    Buona serata
    Aurelio

2 commenti:

  • denny red. il 06/12/2012 00:15
    Sono cattivo..
    ho impareto a far del mio..
    chi non c'è per me
    non è mio amico.
    Bella.. bella Gianni, Sempre Bravo. Ciaooo..
  • Alessandro il 05/12/2012 17:31
    Le emozioni violente già premesse dal titolo esplodono vorticando nei versi. La vita avanza, per non restare indietro a volte dobbiamo isolarci e proseguire testardamente. Occhio però a non bruciarti il terreno alle spalle.

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