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Sera d'inverno
Nebbia...
non si vede a un palmo
grido piano al mio cane
di velluto
sera d'inverno
prendimi
sera d'ovatta
illuminata
da astronavi
vorrei piangere...
e attraverso le strade
umide di lacrime.
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5 recensioni:
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- Questi versi sono un inno alla paura della solitudine in una sera d'autunno in cui c'è solo nebbia, e pioggia alla quale l'autore paragona le sue lacrime. Lui è solo... non c'è nessuno in giro che possa fargli compagnia...
- Poesia che parla di una solitudine interiore che viene ricercata. Trovo due interpretazioni alla chiusa:
1) le strade che attraversa il protagonista sono umide delle sue lacrime versate in precedenti "passeggiate"
2) le strate della solitudine sono, paradossalmente, affollate.
Personalmente trovo più interessante la seconda interpretazione.
- Atmosfera sospesa e impalpabile in questa suggestiva poesia.

- Un pianto di velluto blue... rende bene l'idea. Piaciuta.
- Fantasticamente surreale come il tuo nome a Napoli:Biciè.

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