Questi versi sono un inno alla paura della solitudine in una sera d'autunno in cui c'è solo nebbia, e pioggia alla quale l'autore paragona le sue lacrime. Lui è solo... non c'è nessuno in giro che possa fargli compagnia...
Poesia che parla di una solitudine interiore che viene ricercata. Trovo due interpretazioni alla chiusa:
1) le strade che attraversa il protagonista sono umide delle sue lacrime versate in precedenti "passeggiate"
2) le strate della solitudine sono, paradossalmente, affollate.
Personalmente trovo più interessante la seconda interpretazione.
Anonimo il 14/01/2013 16:20
Atmosfera sospesa e impalpabile in questa suggestiva poesia.
certe volte sembra che l'esrerno rifletta il nostro sentire interno... (o magari è il contrario) e ci si sente un tutt'uno con l'universo (uauhh)
che bello... seppur triste la tua poesia mi ha rimembrato codesta sensazione di sintonia con il creato (rara)
ciao Vi
Anonimo il 14/01/2013 17:51
La chiusa mi ha rattristato Vicenzo. In questa tua si percepisce tutto il tuo sentire.