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Mirar le stelle, le più belle

Giro giro tondo, chissà se casca il mondo
certo son cascato io, come fuor dalla grazia
del mio (sentire).

Ma lasciatemi giocare
in questo rimare
per sentire ancor il rumore del mare.

Giro giro tondo, tutti giù per terra,
che sotto la terra, troppi esperimenti
e quel gioco di bambino

lo ritrovo sì attuale, che se mi sento male
è che forse ci ho creduto poco
o forse la mia forza non era in loco.

Giro giro tondo, evviva l'universo
mirar le stelle le più belle
come fossero ciambelle

che slurp, mi viene fame
una fame di amor cortese
e con questo, lancio un bacio,

per aver pace nel mese.
E giro giro todo, che mi sento
girar la testa, le gambe tremolanti
sia pace oltre, e ancora avanti!!

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 20/01/2013 16:29
    sempre ironico, quanto basta... mi hai fatto venir in mente Dante... che lo passo rimirava... comunque sono uscita ora dalla tana... e questa poesia ci voleva proprio bravo raf... come sempre oggi sono Yoghy... si scrive così???
  • Rocco Michele LETTINI il 17/01/2013 22:38
    COTANTA METAFORA PER UN VERSEGGIO SI' LODEVOLE... IN UN PREGNO DI HUMOUR OSCURO... OGNUNO VUOLE AMMIRAR LE PIU' BELLE STELLE... MA TANTE NUVOLE LE NASCONDONO... IL MIO ELOGIO RAFFAELE...

3 commenti:

  • Marcello De Tullio il 21/01/2013 07:40
    molto bella e ironoca, quel tanto che basta a un poeta.
  • Anna Raccardi il 18/01/2013 05:45
    speriamo che il mondo non casca, poesia nei suoi versi originali come sempre tu sai fare complimenti raffaele piaciutissima
  • Alessandro il 17/01/2013 23:14
    Chissà se casca il mondo? Speriamo almeno di cadere in piedi. Piaciuta.

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