Restava lì
ormai da ore
sulla sua seggiola a dondolo
a contemplare le gocce
che picchiettavano sul vetro di fronte a lei
la schiena ormai indolenzita
ma non le importava
niente era insopportabile
paragonabile a questa perdita
che le stava divorando il petto da giorni
anelli di fumo
l'unica sua compagnia
insieme al ricordo
il suo dolce ricordo
che le riempiva il cuore
ma nello stesso tempo
le donava un senso di vuoto
di abbandono
perchè lui faceva parte di lei
insieme erano tutto ciò per cui vivevano
il senso per cui valeva la pena di vivere
nel silenzio del buio di quella stanza
e della solitudine
le lacrime
schiave del suo dolore
scesero a riempirle i solchi delle sue rughe
le mani tremanti
appoggiate sulle sue esili gambe
tenevano le loro fedi
come un tesoro prezioso
da tenere in custodia
finchè qualcuno decidesse di farle un altro regalo
raggiungere suo marito per l'eternità
a questo pensiero un lieve sorriso
le sfiorò il viso magro
stanco
con lentezza
dal suo taschino prese il suo piccolo rosario
guardò le stelle
e con sguardo pieno d'amore
ne fissò una in particolare
la più luminosa
e così fece fino a quando
i suoi battiti si spensero
e la sua anima si accese
di nuovo
insieme a quella del suo amore