Sei passato sul mio fragile sogno
con tremule immagini
che non diventeranno un ricordo
ma già dall'incarnato si staccano
al sopraggiungere
non so come
di una veglia senza virtù
prodotto della mia insonnia
Come un ciottolo
il risveglio rimbalza
sulla tesa lucente dei sogni
ed il loro apparire
se ne va
nella forma di anelli concentrici
che s'infrangono tra loro
seguendo ognuno il proprio cammino
Non conserva ombra il sogno
ci passa sopra l'animo duro della veglia
già riversa con forte imperio
al riflesso del giorno
e all'oro del mattino
che scandisce il tempo
Ronzano senza riuscire a farsi ricordo
le parole i volti i luoghi
del folle vivere del sogno
ed io gli appartengo
lo so
ma posso non credere in lui
non c'è stazione
che non possa saltare
con le forme muscolose
del mio manichino d'argilla