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Si fa giorno

Ecco or se posato
instancabile alato figlio d'un dio
è giunto il giorno
coi suoi fracassi le voci i pianti
dei piccini,
passi pesanti a me d'appresso
ricordano allo me stesso che chi dorme
pesci non piglia ed ora che che tutto s'aggroviglia
cento pensieri di cose ancor sospese
tutte ad aspettar la mia levata
deciso e pronto allo bisogno.
L'occhio non apro e non per svogliatezza
resto alunno nel banco ad aspettar che arrivi
la campanella, si da poter correr fino a casa.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 06/02/2013 10:26
    DA LO SUO PROFONDO COSTRUTTO... FLUISCE IL DESIDERIO DI TORNAR A CASA OVE IMPERANO GLI AFFETTI E LE GIOIE DEL CUORE...
    IL MIO ENCOMIO DI MERITO FRANCO...

2 commenti:

  • loretta margherita citarei il 07/02/2013 03:37
    molto bella complimenti
  • Alessandro il 06/02/2013 12:49
    Il fracasso e il vociare del giorno, tra mille preoccupazioni e troppa fretta. Chiusa nostalgica di un'età in cui era tutto più facile.

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