Guardo l'orizzonte
senza malinconia
come un bacio di congedo
ma oltre
è ombra trasparente
maestà
d'un mondo invisibile
d'un nuovo cielo d'oro
di densi cespugli fioriti
tinti d 'estrema dolcezza.
Merli azzurri e allodole
non piegano i fili d'erba
posandosi
e
misteriosi labirinti di formiche
nascondono
inutili paure
in fila lungo il tempo
che passa nesorabile.
Forse è proprio laggiù
l'eterna poesia dell'anima
il delirio dei violini
il canto di cicala
che cancella il deserto lunare
ed io che inseguo l'ombra
di ciò che forse ho già incontrato
nel lento scorrere degli anni.