E arriva Agosto
con afoso caldo.
M’investe
silenzio opprimente
di giorno senza voci.
Mi perdo
in strade deserte.
Mi attacco al telefono
ma metallica voce
stridula ripete:
“Lasciate un messaggio
siamo partiti”.
Manto di solitudine
tetro mi avvolge.
Ma ecco improvviso
trillo canoro
mi scuote.
Un passero solitario
resiste e Ti loda, o mio Signore,
in suo linguaggio lieto.
E mi ritrovo
e Ti ritrovo, o Dio:
Tu non sei in ferie.
La Tua Presenza Amica
già vibra lieve
nei caldi spazi dell’anima.