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Il prodigio dei sogni

Ad ogni alba mi desto gioiosa,
ogni cosa è tinta di rosa,
ma l'umore scende e sale,
come il perpetuo flusso del mare.
Si presenta una giornata dura,
l'anima patisce e si rabbuia,
finisce il dolce canto,
e quella che era gioia ora è un pianto.
Tutto stride alla mia "essenza"
ogni cosa, ogni presenza.
Cerco il silenzio, la quiete,
colmare la sete,
abbeverare l'anima alla fonte,
e al cuore gettare un ponte.
Puntuale come ogni notte,
i sogni spalancano le porte,
con un lavoro certosino,
rammendano e ricuciono il centrino;
poi mi prendono per mano,
mi affidano a un gabbiano,
che mi fa volare in alto, lontano,
fin sopra le stelle,
nostre alleate, care sorelle,
infine sulla luna, bianca e lucente,
per acquietare la mente.
Per l'anima e il cuore,
mi basta il loro tepore,
mite, rassicurante,
materno e confortante.
Il buio sparisce, il giorno avanza,
l'aurora illumina la stanza.
Grazie notte per i sogni sognati,
per i problemi abilmente allontanati.
Scendi e sali, sali e scendi,
tante frasi, tanti commenti,
canto ancora e canto di gioia,
di sicuro con me non ci si annoia!

 

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