Non fu discreto né mai troppo odiato
dimonio tempo, intento in folle corsa,
di pianti e umani strepiti affamato.
S'insinua a ratti passi nel presente
nutrendosi di gioia appena occorsa,
mutandola in errore penitente.
Tant'è vanesio, duro e sí veloce
che brucerà il futuro e il Sole ardente;
disosserà il destino dalla foce.