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Eufonia di segni grafici

Il suono delle lettere,
ballerine dalle gambe mosse,
ciliege di bocche rosse,
resti d'uomo abbandonati,
pietire non si può
un grande amore.

Quello a cui piego
e voluttuosamente suggo,
come nettare di dei,
ricerca di luce,
che al vate aretino
lasciò ricordo di donna,
pallida icona nel cielo di nube,
mentre della suzione
il turgore delle carni
scioglie lacrime di piacere
... solo il barbuglio del vento
e lamelle di sospiri
quel che resta di quel suono
di segni e d'intenzioni.

 

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2 commenti:

  • silvia leuzzi il 06/04/2013 11:05
    Grazie Gianni amore mio, sei l'unico che ha percepito il suono di questa dolce melodia, ti ringrazio del pensiero un bacio
  • Gianni Spadavecchia il 05/04/2013 14:54
    quel che resta del suono e di questa poesia.. Quel che resta dopo questi versi è ammirazione! Verso di te.

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