Non so quale bizzarra alchimia ci unisce
diabolica mistura di voluttuosi e devastanti eccessi.
Prorompe ed esplode rosso come magma
un desiderio rovente che arde incontenibile.
Lapilli incandescenti solcano la pelle madida,
ne vìolano i segreti, si fondono, infiammano.
Voci mute di silenzi urlati evaporano dense
lame vocali straziano feroci e nutrono crudeli
la rabbia e l'amore offeso.
Un cuore aguzzino lenisce ferite con tocchi sapienti
e taciti sguardi spogliano l'animo che geme orgoglio
ma intima la resa.
Bramosi i corpi si cercano per
perdersi e ritrovarsi ancora
e assetati di vita si inebriano,
dimenticandone il tannico sapore.