Ha
grandi mani
e
piccolo cuore
per stringere
al suo petto
un raggio di sole
gli occorre salire
dove
il bello della luna
posò
braccioli senza appoggio
su un alto sgabello
non deve andare a Rio per ascoltare la favella infantile di un rio
né a Calcutta per sapere come butta
né a Casablanca
la miseria mondiale c'è l'ha sottocasa
gli basta
la vertigine di un cielo stellato
ed
insonni notti passate a percepire fra dilaniate note la fame prorompente di un gemito corrente
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
nè a Pechino sotto un dolore tibetano chino...