Mi sporgo nel vuoto
di petto mi metto
il fianco sincero
protendo per l'altro.
Non tornano i conti,
i pensieri sospesi
son frutto di nulla
e questo è un dolore
nel tempo iterato
digerito ma sempre lacerato
Non gli altri, ho compreso,
a pugnalare i miei ardori
ma io che punisco me stessa
costruendo illusioni