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Sono io che punisco me stessa

Mi sporgo nel vuoto
di petto mi metto
il fianco sincero
protendo per l'altro.
Non tornano i conti,
i pensieri sospesi
son frutto di nulla
e questo è un dolore
nel tempo iterato
digerito ma sempre lacerato

Non gli altri, ho compreso,
a pugnalare i miei ardori
ma io che punisco me stessa
costruendo illusioni

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Gianni Spadavecchia il 12/04/2013 15:22
    Una poesia che giudica l'autrice come persona franca e disponibile che a volte, però, si fa del male.
  • Anonimo il 12/04/2013 08:31
    poesia ben riuscita... sia per stile che per messaggio... molto comunicativa, emotiva e incisiva... come sempre di confermi gran maestra dell'introspezione e poi quel: "Son frutto di nulla"... una perla!

4 commenti:

  • silvia leuzzi il 14/04/2013 22:40
    Grazie ragazzi siete tutti così carini e soprattutto te Fabio con quelle cose così belle mi fai veramente commuovere... ma mi sopravvaluti sono solo all'inizio del percorso. Grazie, grazie, grazie
  • Alessandro il 12/04/2013 22:02
    L'autolesionismo spietato verso se stessi, le illusioni al pari di ferite vere e proprie. Apprezzata
  • Fabio Magris il 12/04/2013 19:48
    Penso che riconoscerei le tue poesie anche se non portassero la tua firma. Sono profondamente introspettive con termini scelti ad arte. Son d'accordo con Francesco su quel "son frutto di nulla". Lo sporgersi nel vuoto... i pensieri sospesi... un dolore nel tempo iterato digerito ma sempre lacerato... Come riesci a trovare simili termini? Complimenti encomiabile davvero
  • silvia leuzzi il 12/04/2013 15:07
    Grazie Francesco sei troppo generoso ma mi rallegri un bacio forte

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