Sicchè mi prendi per mano
e quasi scuoti
quest'anima grigia
e imponi quel tuo verso terso,
uno sprofondare fondo,
tempo cupo d'insolvenza.
E non giaccio nel vuoto,
dibatto le ali,
falena sgraziata incolore
attorno alla lampada,
che del calor di famiglia
ha perso pure l'incandescenza.