In grandi imprese non Vi prenda
il timor dei vinti
doloroso e tardo
Vi colga in vece il timor d'amore
che si appella ai giganti
dolce e tiranno
e chiede tutto e dà quasi nulla
Ma
rende diritto il cuore e fa
lo sguardo
una luce che illumina
soavi e invisibili strumenti.
Così i No d'amore
sono i Sì del mondo
per credere o crescere
nel futuro fuoco
e nella speranza scritta
non perduta o estinta.
E i Sì d'amore
sono i Sì dei gentiluomini
che si guardano tra mille candele
e azzardano una posta mai troppo
alta
sono i Sì dell'anima
che trova al fine
la sua gioia.
E il timor d'amore
rende quasi immobili
è una riverenza di fronte
ad una grande dama antica
che prepara il cibo
su mense d'oro fino e lucente.