username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

[Senza titolo]

Così
per un istante avevo creduto di vivere
come quando un giorno d’estate ti portano al mare
la prima volta
ora che tu non ricordi più
neanche il preciso momento

guardavi il verde dallo scoglio toccare il palmo del sole
distante un’idea
ed era tutto lì
secchiello e paletta e
castelli di noi
come un maglione pronto per l’inverno da indossare
quel profumo che ti porta chissà dove
il vento sulla strada

così ho assaporato la crostata di mele
fatta da mia nonna
il gelato al pistacchio che dal cono
piangendo si squagliava sempre

eppure non esiste una finzione più atroce
quel corto cannocchiale per bambini
con mondi di vetro e colori ed
uomini che ruotano nella camminata
di pazzi idioti sullo sfondo

così come esiste un inizio e una fine
il tempo della telefonata e dell’addio
dovuto

come il gambero rosso che torna ridendo
in dietro
la tazza per la colazione
e i fiori nella stanza

quando è ancora mezzanotte
e la luna è alta sulle spalle del cielo

quando i grilli d’improvviso non cantano
ed i corpi si fermano
sul crinale di un’azzurra
follia

allora tu mi baciasti
in quel letto di sfatto silenzio
una domenica di maggio tra le formiche

e negl’occhi tutta sola la tristezza
dell’amore.

 

0
6 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

6 commenti:

  • simona bertocchi il 21/12/2007 22:26
    le schegge di un amore finito sono difficili da togliere, alcune rimangono conficcate per sempre e faranno sempre parte di noi.
    Simona
  • Stefano Romano il 21/12/2007 21:58
    Quanto inconsolabile amore.
    Devi soffrire davvero tanto.
  • simona bertocchi il 23/08/2007 21:15
    La intitolerei "le fughe del cuore", questo procedere e arretrare, gettarsi e poi proteggersi. Bella... bravo
  • Ivan Benassi il 22/08/2007 00:17
    È stato un piacere leggerla, anche se ti rimane un po' di tristezza dentro.
  • Anonimo il 19/08/2007 23:27
    Ho assoporato questi istanti di visioni, profumi e sapori. Mi hanno trasportato indietro nel tempo, anche se nel finale si legge un velo di malinconia e tristezza. Complimenti Valerio.
  • Angela Maria Tiberi il 12/08/2007 12:23
    La poesia è senza titolo ma il contenuto esprime la gioia dei ricordi infantili che accompagnano la nostra solitudine. Angela

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0