"D'incenso e zizzania"
è la stagione dell'Inferno
quella verso cui sono nato
che fa rima
a volte, solo a volte
con Eterno e Salerno.
Da lì poi sono andato
a Salorno perdendo la e
acquistando la o
incupendomi un po'
e poi che Salorno è Salurn
ecco che mi deprimo di più
con la teutonica u
vicino così vicino a Saturn.
Ma questo è il futuro
il presente è ancora Bologna
io su un albero come mela cotogna
attendo un'amica che non mi dica
io ti salverò
ma
io non ti annoierò..
ma per la negazione ci vuole più tempo
per la doppia negazione
due volte più tempo
e allora al bar
lascio come mancia
una candida luce.