... le ragazze
sognavano il Principe azzurro,
portavano in dote
corredo, verginità,
pudore e virtù.
I ragazzi
il posto di lavoro.
Un diploma
per il concorso pubblico,
magari come papà,
i meno studiosi
imparavano un mestiere;
anche a scuola
lo si imparava,
sfornava frotte di "periti"
La televisione
era in bianco e nero,
il pc non esisteva,
si imparava a fumare
con le "malboro";
di contrabbando.
Voglie e pruriti,
parzialmente quietati,
ballando, ballando.
Nelle domeniche pomeriggio,
nelle case o sui terrazzi,
sul giradischi
una canzone di Mina
o Rita Pavone;
nel mezzo delle pista improvvisate,
coppie avvinghiate,
appassionatamente,
sempre sullo stesso mattone.
La notte,
lunghe masturbate
senza fare rumore.
La cambiale
era un pegno di onore,
presentarsi a casa della fidanzata
un impegno di amore.
... continua...