Lo vedo, è scritto
in quel castano
ormai sbiadito
in mezzo al deserto.
Quanto conosci gli scherzi
del caso! Sai la coltre
vera dell'inganno e della
condanna.
Ma ascosa suo tempo
dalla maschera pesante ormai
alle gote.
È scritto, lo vedo
in quell'anima lasciata
ad appassire si che
il prunalbo
sull'aspra cima.
Quanto spirito metti nella vita!
Esagitato dalle ire sue,
mai fermo, sempre calmo
forse...
E il fardello intanto greve
grava di più sui sottili
fili del suo viso
Li conosco quegli occhi;
sono di chi ha visto la solitudine!
Sanno ciò che si può
mai vedere al di là del pesante
velo di seta
Lo sai qual'è il male più grande
e vuoi vendetta per ciò
e per chi ti ha porto,
che non lo volevi.
Sai però che non è accidia,
ma è superiore;
la vuoi chiamare
Giustizia!