Tra fuochi fatui inventasti
l'ultima mia favolosa Camelot.
Nelle trame d'arcani sortilegi
mi rendesti miraggio di Ginevra.
Nel clangore di spade scintillanti,
giocasti il carosello dei miei sogni.
Avvolto nella bruma dell'alba,
fosti l'incubo di notti annunciate.
Errante cavaliere senza pace,
mi travolgesti nella tua avventura.
Ma invano vagammo per trovare
il Graal che ci rendesse umani.
Stringendoti abbracciavo solo
la vuota tua corazza di guerriero.
E fusi, spada nella roccia, mai
ci siamo incontrati nel fuoco
dei ripetuti, disperati assalti.
Due corpi e un'anima giullare,
senza alcuna speranza di futuro.
Merlino ti creò ultimo Lancillotto,
Morgana ti rinchiuse nell'urna -
fumante di ceneri antiche -
dell'ultima mia favolosa Camelot.