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Mattinate noiose

Alcune mattine,
quando non avevo voglia
di andare a scuola
mi nascondevo in un piccolo
e puzzolente edificio
abbandonato.

Erano mattinate noiose;
quel buco era troppo,
davvero troppo buio
per poter leggere qualcosa.

Scrivevo senza guardare
il foglio e consumavo,
sempre per noia,
quantità industriali di sigarette.

Sussultavo, poi, ogni volta che
udivo uno strano rumore.
In quel buco avrei potuto incontrare
chiunque.

Drogati, ubriaconi o pazzi.

Tutta gente che avrebbe pagato
per un simile posto.

Restavo lì per almeno
cinque ore, poi, tornavo
a casa.

Erano ore piene di noia
ma: "è meglio della scuola"
dicevo.

Erano ore di noia dove;
tra una sigaretta e una
poesia, creavo mondi
di fantasia e vivevo
una malata moltitudine
di storie all'interno
della mia testa.

Mattinate noiose, inquiete
e puzzolenti.

Fidatevi, mi sentivo a casa.

 

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2 commenti:

  • karen tognini il 29/07/2013 17:31
    Piaciutissima... c'era quel frastuono di noia... casa mia...

    Doloroso ricordo.. mi ha colpito...
    anche la mia infanzia non è stata felice...
  • loretta margherita citarei il 08/07/2013 16:56
    bel ricordo, molto apprezzata