L'avvenire..
Il passato il domani,
non sono solo tre parole
dell'oggi..
La lettura di un tempo non ha mai
cambiato l'ordine di un'alba,
nascosti libri soffocati da pagine
di detti e da temi eterni,
ancora là vivono su monti e tramonti.
Fuggenti pensieri evasi da cornici e
tele, tradiscono ora ore e presenti.
Chiuso e curioso col viso segnato da
paure, il futuro attende l'essere dei versi.
L'avvenire che ben venga straparlava
l'anziano malmesso dietro ad un angolo,
bagnato da una pioggia di sorrisi piacenti,
via lui scivolava ridendo come un bimbo.
Ad un niente e ad un passo, la viva entrata
di un parco mette in luce la figura di un
cartello che dice che..
-Benvenuti nel mio castello.
Il chiaro di un nuovo giorno osserva
un cieco uomo con un bastone,
poco più in alto su un balcone,
la caduta di una vita ferma il passo
del suo cane.
Telegiornali parlano di tempo cattivo buono,
giornali messi qua là, danno vita a tavoli e bar,
messe già da prima mattina svelano passi deboli e forti,
l'avvenire è già scritto su tutti i fogli di carta,
e ad un nulla e ad un passo..
Lui là ride..
.. Ride come un pazzo.