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Parole nuove

Di quella gran forza
Che l’universo possiede,
arduo è trovare
nelle parole
il punto ed il segno
del suo volere

Parole e suoni
Che di superbia peccate,
l’immenso è fuori
dai vostri triangoli.

Prigioniere di voi stesse,
nascoste nel buio
dei vostri immortali schemi
ferme ed immutabili, restate.

Il quadro che passa, cieco,
è ben noto alla vista,
il suono lo illumina
e fiducia cogliete.

Il mistero invece non vi appartiene.

Le parole diventano spente,
i colori muti,
la luce scompare,
la notte l’avvolge.

Il cerchio ed il triangolo
Sono lontani, i numeri
muoiono, l’infinito
Emerge, copre d’immenso
L’arida strada.

Giovane moderno
Che fiducia in quel uomo
Ancora riponi, forma e senso
Non trovi, forse perché
Di alfabeto sbagliato,
ormai superato,
ancora sei servo.

 

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7 commenti     0 recensioni    

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7 commenti:

  • nemo numan il 11/12/2008 20:10
    bella
  • augusto villa il 11/09/2007 21:45
    Bella, in più condivido!
  • IvaDiva il 31/08/2007 00:00
    Continua a scrivere! Ivana
  • Anonimo il 27/08/2007 10:00
    A volte le parole che apparentemente possono avere un importante significato perdono senso quando nella realtà non si fa niente di concreto. Perciò ben vengano se assocciate a gesti carichi d'amore. Complimenti Mario, bella.
  • laura cuppone il 26/08/2007 23:15
    mi piace l'osservazione che fai sulle parole usate ormai come piatto e superficiale veicolo di comunicazione, strumento inutile perchè mal utilizzato... la parola è viva però...

    "una volta detta, la parola muore.. qualcuno ha detto... io invece dico che solo allora comincia a vivere" E. Dickinson

    sono d'accordo con lei.
    la parola può anche illuminare.. rendere consapevoli.. svegliare... far amare... aprire i cuori!
    l'unica comunicazione che non si usa più è quella interiore, forse non verbale, quella che l'Infinito E'!
    hai ragione... ma si può insegnare a qualcuno a comunicare se non sa nemmeno normalmente parlare?
    Si comincia con cose semplici...
    Parole, appunto!
    ciao L

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