Io che credevo
d'averti armato e difeso
a dovere
tu timido sparviero
che solo sorvola sei
e nulla tocchi
nessuna traccia lasci
nulla impedisci e taci
e al futuro non guardi,
nemmeno una piccola
strizzatina d'occhi.
Solo che tu lasci
in punta di piedi
tale il mio sogno
e non ti pieghi
al mio concerto con Dio.
Il passato di nascita tua
mi dici sempre
ti terrorizza...
è una parola mia
data e mancata.
A forzar la mano
si sbaglia.
Forse
liberando il sogno
che mi nascondi
inizierai a cacciare;
così voltami
ficcami in un cassetto
non ti guarderò
fremerò solo di gioia
nll'immaginarti felice.